Tale edificio religioso ha ricoperto un ruolo fondamentale nella storia della città, difatti, ha dato il nome all'intero quartiere di Oltrarno. Intorno al 1269 i frati agostiniani costruirono nella zona su cui oggi sorge Santo Spirito, un convento ed una piccola chiesa di fronta alla quale si riunivano i fiorentini per assistere alle prediche dei frati. Sui resti di tale convento agostiniano, andato distrutto in un incendio, fu costruita la chiesa attuale.

La Chiesa di Santo Spirito, considerata l'ultimo capolavoro del Brunelleschi, è caratterizzata da una facciata estremamente semplice ed elegante.

La costruzione iniziò nel 1446. Due anni dopo, alla morte del grande architetto, i lavori passarono nelle mani dei suoi allievi che non compresero a fondo il progetto originario e, dunque, lo realizzarono solo in parte; la facciata rivolta verso l'Arno, così,rimase incompiuta

Sulla sinistra della chiesa è presente l'entrata al Cenacolo dove oggi si trova il Museo della Fondazione Romano.

L' Interno

L'interno è a croce latina con tre eleganti navate suddivise da colonne in pietra che sorreggono archi a sesto acuto. La cupola principale è a 12 spicchi, mentre lungo tutto il perimetro dell'edificio vi sono cappelle laterali a nicchia. In esse sono ammirabili pregevoli opere, tra le quali spicca la "Pala Nerli" di Filippino Lippi con la Madonna col bambino e San Giovannino tra i Santi Giovanni.

Adiacente alla chiesa vi è la bellissima sagrestia ottagonale la cui cupola fu realizzata da Giuliano da Sangallo.

Il Crocifisso di Michelangelo

Sull'altare maggiore della chiesa si trova "Il Crocifisso Ligneo". Michelangelo lo realizzò per ricambiare l'ospitalità con cui era stato accolto, all'età di 17 anni, dal priore. Proprio nel convento studiando l'anatomia sui cadaveri provenienti dall'ospedale dei frati, acquisì quelle conoscenze che lo resero insuperabile nel riprodurre, in ogni dettaglio, il corpo umano.