Scoppio del Carro

Scoppio del Carro, Le Origini, La Festa
  • Festivita’ Fiorentine

ImageIl noto evento rappresenta per i fiorentini un appuntamento pasquale augurale di pace e perdono. L’evento, in realtà, ha origini lontane risalenti al periodo della prima crociata indetta per liberare il Santo Sepolcro dagli infedeli. Nel 1907, durante l’assedio di Gerusalemme, il fiorentino Pazzino de’ Pazzi salì per primo sulle mura della Città Santa per porvi il vessillo con la croce vermiglia dei crociati.

ImagePer il suo atto di valore, Pazzino ricevette dal capo della spedizione, Goffredo di Buglione, tre schegge del Santo Sepolcro. Al rientro a casa, il 16 luglio 1101, il glorioso capitano fu lungamente festeggiato dalla sua Firenze e le tre schegge del Santo Sepolcro furono sistemate in varie chiese cittadine.


La Origini

ImageDal giorno del ritorno di Pazzino fu istituita nella città toscana l’usanza tipica dei crociati di distribuire il fuoco benedetto come simbolo di purificazione. Difatti, dopo il 1101, al popolo fiorentino veniva dato il fuoco santo all’interno di una fastosa cerimonia organizzata ogni Sabato Santo. I giovani di tutte le famiglie usavano recarsi nella cattedrale, dove ciascuno incendiava una piccola torcia dal grande fuoco benedetto acceso con lo sfregamento delle tre schegge del Santo Sepolcro.

ImageSuccessivamente, i ragazzi andavano, cantando in processione, per la città, portando la fiamma santa in ogni casa. Col tempo, la festa divenne sempre più complessa e spettacolare, fu introdotto un carro per trasportare il fuoco santo e, alla fine del Trecento, i carboni infuocati furono sostituiti con fuochi d’artificio. I Pazzi avevano l’onere e l’onore di organizzare il carro.

ImageIl privilegio fu tolto alla famiglia di Pazzino nel 1478, quando organizzò la famosa congiura contro i Medici. Uccisi i cospiratori, la Signoria decise eliminare ogni ricordo del casato, così, venne cancellato lo scoppio del carro.


La Festa

ImageI fiorentini, tuttavia, non gradirono l’abolizione dello spettacolo del Sabato pasquale ed obbligarono i Medici a ristabilire la distribuzione del fuoco sacro con il carro. Dopo l’avvento di Savonarola e la cacciata della famiglia medicea, nel 1494, i Pazzi riacquistarono gli antichi privilegi. Per ringraziare Firenze i Pazzi decisero di costruire un carro trionfale a tre piani che sarebbe durato per sempre.

ImagePer incendiare i fuochi del carro fu predisposto un razzo a forma di colomba detto “colombina”.

ImageDa allora lo spettacolare scoppio, innescato dalla colombina, è allestito su quel carro quattrocentesco. Col passare dei secoli la cerimonia religiosa ha conservato immutato il rituale, benché il giorno della festa sia cambiato dal Sabato Santo alla Domenica pasquale.

Ancora oggi, la mattina di Pasqua il carro del fuoco pasquale, chiamato dai fiorentini “Brindellone”, viene trainato da due buoi e scortato da 150 armati , musici e sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino fino al Duomo. Qui staccati gli animali, il carro viene collegato con una corda al centro del coro di Santa Maria del Fiore. Alle ore 11, durante la cerimonia religiosa, viene dato fuoco, all’interno del Duomo, alla miccia della colombina che va ad incendiare i fuochi d’artificio del carro.

In tal modo, Firenze continua a perpetuare la tradizione del fuoco sacro.